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Dr.ssa Paola Romitelli

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Conflitto cuore-cervello: esiste davvero?

2024-09-08 18:38

Paola Romitelli

Emozioni, Approccio olistico, Psicologia Corporea, mente, cuore, cervello, integrazione, equilibrio, corpo,

Conflitto cuore-cervello: esiste davvero?

Il conflitto cuore-cervello secondo un approccio psicocorporeo non esiste!Lo so, è bello e affascinante pensare che da una parte abbiamo le emozioni e…

Il conflitto cuore-cervello secondo un approccio psicocorporeo non esiste!

Lo so, è bello e affascinante pensare che da una parte abbiamo le emozioni e…

Il conflitto cuore-cervello secondo un approccio psicocorporeo non esiste!

 

Lo so, è bello e affascinante pensare che da una parte abbiamo le emozioni e dall'atra la razionalità che combattono una estenuante battaglia nei casi in cui siamo in dubbio se continuare una relazione o meno, se lasciare un lavoro, se avere un figlio e così via.

 

Eppure, siamo un unico essere integrato. Anzi, in realtà sono proprio i dubbi che indicano un'allontanamento tra corpo-emozioni-cuore e cervello-logica-benefici.

Sono i dubbi che ce li fanno dividere. Quando sono ben in equilibrio, non abbiamo nessun dubbio, oppure, in casi di qualche pensiero, sappiamo in breve tempo qual è la strada da prendere.

 

Questo punto di vista si può dimostrare. Le emozioni e i pensieri non sono entità separate: i sentimenti vissuti "nel cuore" si riflettono nella mente e nei pensieri; mentre le decisioni razionali "nel cervello" influenzano il nostro stato emotivo.

Il corpo reagisce ad entrambi: sia ai pensieri che alle emozioni. Lui è un po' il ponte o il filo che unisce i due.

E infatti, tutti abbiamo esperienza che un conflitto fra cuore e cervello si manifesta come tensione corporea, mal di pancia, respiro bloccato, difficoltà di concentrazione, giusto per niominarne qualcuna.

 

Verso un'integrazione
La psicologia corporea incoraggia l'integrazione dei due aspetti lavorando, quindi, per favorire una maggiore consapevolezza delle emozioni e dei pensieri, e del loro impatto reciproco.

 

L'obiettivo sarebbe quello di raggiungere un equilibrio in cui le emozioni non vengono represse o sovrastate dalla razionalità, né la razionalità venga annullata dall'emotività.

 

Come avviene?

Attraverso tecniche che includono il lavoro sul corpo, come il radicamento, la respirazione consapevole, o il rilascio delle tensioni corporee, oltre che la parte dedicata alla “terapia della parola”.

Il percorso ha come scopo la comprensione somatica che il cuore e il cervello hanno entrambi un ruolo in qualsiasi scelta o azione che si compie, e che la chiave è ascoltarli entrambi, senza giudizio.

Il cuore, con le sue emozioni, ci aiuta a connetterci ai nostri bisogni profondi, ai desideri e ai valori.

Il cervello, con il pensiero razionale, ci permette di agire in modo pratico ed efficace.

Insieme, possono guidarci verso scelte più consapevoli e bilanciate, ma solo se permettiamo a ciascuno di esprimersi senza sopprimere l'altro.