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Dr.ssa Paola Romitelli

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Quando procrastinare diventa un'arte

2024-08-29 12:56

Paola Romitelli

Emozioni, procrastinare,

Quando procrastinare diventa un'arte

Chi fa della procrastinazione il proprio modus vivendi può essere definito a pieno titolo “il Maestro del Rinvio Zen”.Questa definizione si riferisce a...

Chi fa della procrastinazione il proprio modus vivendi può essere definito a pieno titolo “il Maestro del Rinvio Zen”.

Chi fa della procrastinazione il proprio modus vivendi può essere definito a pieno titolo “il Maestro del Rinvio Zen”.

Questa definizione si riferisce a coloro che hanno trasformato l'arte del rinviare in una vera e propria filosofia di vita.

 

Non sono semplicemente dei procrastinatori come gli altri.

 

Il Maestro del Rinvio Zen crede sinceramente che rimandare un compito non solo sia giustificabile, ma possa addirittura migliorare l'esito finale. La sua calma apparente e la convinzione che "ci sarà un momento migliore" lo differenziano dagli altri tipi di procrastinatori.

 

Quali sono le caratteristiche psicologiche di questo tipo di procrastinatore?

 

1. Riflessione e introspezione:
Spesso ritiene che più tempo porta con sé maggiore chiarezza e ispirazione. Crede che dare tempo al tempo permetta di maturare idee e soluzioni migliori.
 Di conseguenza è una persona che potrebbe passare molto tempo a riflettere sulle opzioni e a ponderare ogni decisione, il che porta a rinviare l'azione in attesa di un'illuminazione o di una prospettiva più chiara.

 

2. Filosofia della calma e del distacco:
I Maestri del Rinvio Zen hanno una filosofia di vita che privilegia la calma e il distacco dalle pressioni del tempo. Credono che agire con urgenza possa compromettere la qualità del risultato e che la serenità sia fondamentale per il successo. Si mostrano come poco inclini a farsi prendere dal panico di fronte a scadenze imminenti, confidando nella propria capacità di risolvere tutto "al momento giusto."

 

3. Ottimismo e fiducia nel futuro:
L'ottimismo verso il futuro la fa da padrone! Credono che il momento perfetto per agire arriverà, e quando lo farà, sarà evidente, chiaro, limpido come il sole e riconoscibile. C'è una forte fiducia che la procrastinazione non sia un problema, ma un percorso naturale verso il successo.
Questi tipi di procrastinatori non si sentono in colpa per il rinvio, anzi, spesso lo giustificano come un passo necessario per il successo o altro se il successo non arriva. Vivono con l'idea che tutto si risolverà nel migliore dei modi se si attende il momento giusto.

 

4. Creatività e innovazione:
Un altro modo con cui il Maestro del Rinvio Zen potrebbe giustificare la procrastinazione è quello di considerarlo come un metodo per favorire creatività e innovazione. Aspettare permette di avere più tempo per trovare soluzioni creative e fuori dagli schemi.
Queste persone spesso si ritrovano a fare brainstorming e a raccogliere nuove idee durante il tempo di attesa, sostenendo che l'azione affrettata bloccherebbe l'ispirazione.

 

Esempi Comuni di Pensieri del Maestro del Rinvio Zen:


- "Oggi non è il giorno giusto; domani sarà più chiaro."
- "Se aspetto un po', avrò una visione migliore di come affrontare questo problema."
- "Non c'è fretta, il tempo mi darà le risposte che cerco."
- "Il momento perfetto per agire si presenterà da solo, non devo forzarlo."

 

Quali sono le conseguenze della procrastinazione basata su un approccio zen?
1) Procrastinazione cronica: il rischio principale è che ci si abitua così tanto a rinviare che il compito non viene affrontato mai. Questo porterà ad un accumulo di lavoro e di stress notevole e perenne.
2) Perdita di opportunità: l'attesa del "momento perfetto" può portare a perdere opportunità importanti, poiché a volte la perfezione è un'illusione e l'azione tempestiva è fondamentale.
3) Falsa sicurezza: l''eccesso di fiducia nel futuro può portare a una falsa sicurezza, e fa trascurare l'importanza della pianificazione e dell'azione immediata.

 

Vedimao insieme quali strategie possono aiutare il Maestro del Rinvio Zen


1. Impostare scadenze realistiche.
2. Trovare un equilibrio tra attesa del momento migliore e scadenze.
3. Fare piccoli passi consapevoli.
4. Coltivare la consapevolezza delle possibili conseguenze negative del rinvio continuo.

 

In conclusione, possiamo affermare con certezza che questo tipo di procrastinatore si distingue nettamente dagli altri.

Come in ogni situazione, è essenziale comprendere se chi si riconosce in una o più di queste descrizioni sia davvero un procrastinatore zen oppure no.

Guardarsi dentro con sincerità è fondamentale: si sa, nel profondo, se quella calma apparente nasconde una sottile ansia che permea il corpo e la mente.

 

Ma, in fondo in fondo, tu lo sai perché procrastini?