Scrivere, una potente strategia terapeutica
Lo so, è noioso ma i risultati positivi che offre la scrittura sono scientificamente provati. Ora cerco di spiegare in breve perché.
La mente produce in pochi minuti milioni di pensieri, starle dietro è quasi impossibile se non si è allenati a farlo. In mezzo a tutti quei pensieri ci si perde, e la sensazione di essere sopraffatti è comune.
La scrittura è uno dei modi che abbiamo per allenarci a gestire, o meglio, governare i nostri pensieri.
Vediamo insieme gli effetti positivi dello scrivere, poi facciamo un piccolo esperimento.
EFFETTI POSITIVI DELLO SCRIVERE
I ricercatori delle scienze umane hanno fatto numerose ricerche sulle persone che hanno un diario terapeutico, scoprendo che scrivere in "modo narrativo", cioè proprio come se si stesse scrivendo una lettera, produce:
- una riorganizzazione dell'esperienza, magari percepita come caotica;
- una sensazione di liberazione;
- una modificazione dell'intensità di alcune emozioni negative, ad esempio la rabbia che si affievolisce o la tristezza che diventa compassione;
- una diminuzione dei pensieri catastrofici, ossessivi e intrusivi;
- una riduzione dell'ansia;
- un aumento del tono dell'umore;
- un cambiamento nel modo di rapportarsi con gli altri e con se stessi;
Ma attenzione, scrivere su un diario non è fare la cronaca della giornata, non è solo de-scrivere ciò che è accaduto, è una pratica di vera e propria "ristrutturazione" della percezione della realtà, degli accadimenti, delle emozioni.
La narrazione terapeutica è una tecnica psicoterapeutica e funziona se, e quando, si è ben seguiti dal professionista, e quando si e-seguono le indicazioni date, senza barare.
MA, COSA SUCCEDE QUANDO NON SI SCRIVE?
Cominciamo con il dire che la scrittura rende i pensieri concreti, permettendo al cervello di "vederli" nero su bianco. In pratica è come se li materializzasse.
Questo favorisce l'osservazione dei pensieri stessi, la loro conoscenza effettiva, e il potergli dare un valore e un peso "realistico".
Ad esempio, può capitare di mettersi davanti ad un foglio per scrivere un progetto che si ha in mente da tempo che decide di realizzare. Ci si arma di volontà, entusiasmo e motivazione, si comincia a scrivere e dopo due o tre punti al massimo non si riesce più ad andare avanti. Il cervello è piatto. Eppure sembrava che il progetto fosse ben chiaro in testa, e anche ben strutturato!!
Cos'è accaduto?.
Provando a scrivere hai potuto osservare concretamente che il progetto è tutto da costruire, che non è così articolato come ti sembrava e, quasi quasi, neanche ti piace più.
In pratica la mente ti ha giocato uno "scherzetto"!
Questi scherzetti li fa anche con i pensieri catastrofici e negativi, che, quando vengono scritti, perdono subito di importanza e gravità (quando si è seguiti. Da soli la riuscita non è certa).
COME INIZIARE (e un piccolo esercizio)
Non consiglierò di scrivere un diario narrativo, perché c'è bisogno di essere seguiti, ma nulla vieta di cominciare a scrivere un proprio diario.
Come si fa?
Passo 1 - Non si usano foglietti sparsi, non si usa il cellulare o il computer. C'è proprio bisogno di scrivere con la penna. Il cervello concretizza tramite la scrittura fatta con la mano. Quindi, esci e vai a comprare il quaderno. "IL" quaderno sceglilo con cura.
Passo 2 - Usa una penna. Non una matita e non una penna cancellabile. E se scrivi qualcosa che successivamente vuoi cancellare, fai una riga senza rendere illeggibile ciò che hai scritto.
Passo 3 - Quando sei pronto/a, scegli un posto dove non verrai disturbato/a e siediti davanti al quaderno. Respira qualche minuto prima di scrivere per centrarti e per chiedere a te stesso/a di essere pienamente sincero/a, di non prenderti in giro, di non barare.
Passo 4 - Passa ora ad una respirazione di stile "riflessivo/meditativo": respira per 5 minuti e osserva i pensieri che arrivano. Ancora non scriverli, ma osservali, notali. Dopo che sono passati i 5 minuti (avrai preventivamente messo una sveglia), prendi il quaderno e scrivili. Scrivi senza stare attento/a alle regole grammaticali, a scrivere bene o altro: l'obiettivo è imprimere sui fogli il tuo "flusso dei pensieri".
Passo 5 - Fai questo esercizio tutti i giorni per almeno 15 giorni e nota se ci sono dei cambiamenti in te, di qualsiasi tipo. Dovrai, inoltre, aumentare i minuti di "respiro meditativo" in modo graduale, fino a farli diventare 10 minuti.
Eccoci arrivati al termine dell'articolo che spero sia stato di tuo gradimento. Commenta pure se vuoi, domanda se desideri, e fammi sapere com'è andato l'esercizio.
A presto!